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Venerdi 10 Luglio 2009.

Finalmente è arrivato il grande giorno. Il porto turistico di Marina di Ragusa da oggi è una realtà.Con la cerimonia d’inaugurazione una delle più grandi strutture d’avanguardia fungerà da volano al turismo della nostra terra. Un opera che è stata consegnata in tempo record (tre anni).Il porto interessa una superficie complessiva di 230 mila metri quadrati di cui 150.000 occupati dal bacino portuale con 800 posti barca e può ospitare barche fino a 50 metri di lunghezza.

Il porto di Marina di Ragusa inizia ad essere meta appetibile anche per le compagnie internazionali. E’ il caso della Virtu Ferries che gestisce trasporto navale ad alta velocità da e per Malta.Quindi si iniziano ad avere i primi collegamenti navali.

Dopo tanto tempo pure noi siamo riusciti in qualche modo ad avere un porto un mi è dispiaciuto per la mitica spiaggia ovvero lo scalo dove ho passato tutta la mia infanzia tanti ricordi la cosa più bella era uscire di casa attraversare la starda ed essere già a mare bello bello e vedre le gru che portavano via ed demolivano tutto è stato un colpo al cuore ma ad opera finita dico che hanno fatto un grade capolavoro…tutta la passeggiata all’interno di esso  è qualcosa di estasiante vedere il tramonto sul porto x nn dire la sera tutto illuminato insomma una marcia in più x essere collegatii con l’altro mondo…;)


Sotto il dominio romano e, ancor di più, sotto quello bizantino, la produzione ceramica subisce un progressivo decadimento nelle tecniche costruttive e si produce solamente vasellame di fattura grossolana, decorato solo al tornio con striature orizzontali e privo di smalti o vernici.

Furono gli Arabi, che conquistarono la Sicilia nell’827, a chiamare Caltagirone – Kalat al Giarun: la collina dei vasi – e ad introdurre tecnologie profondamente innovative nella lavorazione dell’argilla come, ad esempio, l’invetriatura da loro appresi in Persia, in Siria e in Egitto, che determinarono il rilancio dell’artigianato ceramico e il ritorno ai fasti di un tempo.

Un significativo incremento nella produzione ceramica  si ebbe in epoca medievale. In questo periodo infatti la città godette di particolari privilegi concessi dalle dinastie regnanti, ed in particolare dal re Alfonso d’Aragona, in cui si consentiva ai caltagironesi di commerciare con tutte le città demaniali del Regno senza pagare dogana.

A cavallo tra il XVI e il XVII secolo, Caltagirone si affermò come centro più importante della produzione ceramica siciliana per le pavimentazioni di chiese e palazzi nobiliari, decorazioni architettoniche di prospetti di chiese, vasi con ornati a rilievo, acquasantiere, lavabi, statuette.

Il ‘700 è il periodo di maggior sviluppo della ceramica calatina. In ogni casa e chiesa siciliana si trovano diversi oggetti di capaci maestri ceramisti: acquasantiere, vasi e lucerne antropomorfe, candelieri, edicole sacre, versatoi, formelle per dolci, bottiglie.

Nell’Ottocento, con l’uso del cemento nei pavimenti, l’importazione di ceramiche e vasellame continentali e la scarsa competitività delle botteghe isolane, si ebbe una notevole flessione nella produzione della ceramica e i cento e più ceramisti presenti a Caltagirone si ridussero a poco meno di dieci.

A fronte, però, della decadenza che segnò la produzione ceramica si afferma in città l’attività dei figurinai. Il più importante e conosciuto tra essi è senza dubbio Giacomo Bongiovanni. La sua tecnica consisteva nel rivestire le figure con sottili strati di argilla, ottenendo così un risultato molto veritiero di ciò che andava a rappresentare. Al Bongiovanni ben presto si affiancò pure il nipote, Giuseppe Vaccaro, abilissimo figurinaio. I due, firmando le opere uscite dalla loro bottega col nome Bongiovanni Vaccaro, portarono le loro creazioni raffiguranti scene popolari ben al di fuori dei confini nazionali, ricevendo numerosi riconoscimenti.

Nel 1918, per merito di Don Luigi Sturzo, in città fu inaugurata la Scuola di Ceramica di Caltagirone (l’attuale Istituto d’Arte per la Ceramica) che ha dato nuova linfa alla produzione di manufatti in ceramica, come testimoniano le decine e decine di botteghe artigiane presenti oggi nel suo territorio e che le hanno dato l’appellativo di “Città della ceramica”.

Rosario Tindaro Fiorello, conosciuto semplicemente come Fiorello, nato a Catania il 16 Maggio 1960, è un conduttore radio fonico, showman, cantante e imitatore italiano insomma diciamo un tutto fare . Ha iniziato la propria carriera lavorando nei vilaggi turistici come aiuto cuoco come barman e come animatore. Poi conosce Bernando cherubini nonche fratello di jovanotti che gli presenta Claudio Cecchetto e così inizia a condurre la trasmissione Viva radio deejay.Reso popolare in televisione dalla fortunata trasmissione su italia uno e dopo un periodo fuori dai riflettori per problemi personali ritorna con la febbre del sabato sera ma sopratutto buona domanica poi matricole e qualche edizione del festivalbar da lì in poi il suo succeso è tutto in discesa con la Rai Ski e infine con la trasmissione radiofonica artefice del rilancio radiofonico dell’azienda di stato, e durante la quale il conduttore sfoggia le sue doti di cantante, imitatore ed intrattenitore.

Fiorello a Viva Radio2

Ebbene si Lady Gaga la cantante è la pop star più in voga e trasgressiva del momento.Influenzata dalla musica pop degli anni Ottanta di artisti come Madonna e Michael Jackson, e dal glam rock di artisti come David Bowie e i Queen si dice anzi è vero che abbia origini Siciliane o meglio Palermitane…forse sarà grazie alle sue origine che è cosi famosa bah…;)

Questo è uno dei suoi video che ha spopolato in tutto il mondo

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