La Riserva naturale orientata Oasi Faunistica di Vendicari è una riserva naturale orientata sita nella provincia di Siracusa, precisamente tra Noto e Marzamemi, particolarmente importante per la presenza di pantani che fungono da luogo di sosta nella migrazione degli uccelli. Prevista da una legge della Regione Siciliana  del maggio 1981. È stata resa effettivamente fruibile solo nel 1989. È gestita dall’Azienda Regionale Foreste Demaniali.All’interno della Riserva vi sono diversi insediamenti archeologici e architettonici. È possibile trovare infatti le tracce di vasche-deposito di un antico stabilimento per la lavorazione del pesce, accanto alle quali si è scoperta anche una piccola necropoli.

Le saline di Vendicari ebbero importanza economica per lungo tempo, certamente a supporto della tonnara per la conservazione del pesce. I primi impianti risalgono al xv secolo e, a tutt’oggi, ne restano vestigia sul Pantano Grande.

La Riserva di Vendicari si estende per circa 1512 ettari, di cui 575 in zona A e 937 in zona B (la cosiddetta preriserva), a sua volta divisa in zona B1, dedicata all’agricoltura (agrumeti, uliveti, vigneti e orti riparati di sabbia o roccia) per 701 ettari, e B2, dedicata, per la restante parte, a strutture per il turismo e lo sport. Si trova in una una stretta fascia costiera acquitrinosa, di fondamentale importanza per le specie di uccelli migratori. Infatti la presenza dei vasti pantani dall’elevata salinità ha contribuito alla creazione di un ecosistema che è punto di riferimento per gli uccelli che, provenienti dall’Africa (distante 350 km circa in linea d’aria), sostano qui numerosi prima di raggiungere le mete migratorie in tutta Europa. In effetti, l’area della riserva si trova ad una latitudine  inferiore a quella di Tunisi.

La riserva è una zona umida costiera di alto valore biologico : costa rocciosa, costa sabbiosa,macchia mediterranea, pantani (salmastri e d’acqua dolce).

I pantani Piccolo, Grande, Roveto e i due minori (Sichilli e Scirbia, collegati al solo Roveto) sono separati l’uno dall’altro solo da poche decine di metri: essi rappresentano il fulcro della riserva. Tra i tre, solo il Pantano Piccolo non si prosciuga mai, neppure nei periodi di siccità, e ciò grazie alla presenza di sorgenti di acqua salmastra. Pantano .

Il Pantano Grande