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Una Signora telefona al Dottore e dice:
<< Dutturi Dutturi me figghiu si manciau 1 euru lei pensa ca mori? >>
il Dottore risponde: << Signuruzza in Italia s’ana’ muccatu i miliardi e ancuora su tutti vivi >>.

Un Catanese a New York entra in un negozio di scarpe e si mette a guardare..
gli si avvicina il titolare e dice: Italy?
e il Catanese: si accumora i taliu.. appoi mi cattu..

Un Siciliano è emigrato in Germania per cercare lavoro,
lasciando a Palermo la moglie.
Dopo 5 anni di lavoro continuativo (senza mai tornare a casa)
gli arriva un telegramma dalla moglie:
“Sta per nascere nostro figlio STOP Torna presto STOP”.
Il Marito si precipita a Palermo col primo aereo,
si fionda sul primo taxi per andare in ospedale…
Giunto in ospedale la trova col “piccolo” in braccio: un bellissimo bimbo nerissimo!!!
Sconvolto le chiede: “Come MINCHIA è possibbile???”…
La Moglie: “Eh, Tanuzzo, voglia di caffè mi vinni, mi toccai, niuru vinni!”…
Quindi in preda alla rabbia e pieno di dubbi il marito corre da sua madre,
le spiega la situazione e le chiede: “Matri, ma ti pari possibbili???”…
La Madre: “Ca ceetto, mi successe puri a mmia!!! Quannu eru ‘ncinta cu’ttìa,
vogghia di CERVO mi vinni, mi tuccai, CUNNUTU NASCISTI!!!”.

Un Siciliano, parlando con un amico:
– Sai, ieri sono stato a Milano. Incontro un Milanese, parliamo del più e del meno,
alla fine mi chiede: “Di dove sei?” E io: “Sicilia” E lui: “Sicilia dove?” E io: “Palermo”
E lui: “A Palermo siete tutti mafiosi!”
Allora gli dico: “No, mi spiace, guardi che è un luogo comune del tutto infondato”.
E lui mi ripete: “A Palermo siete tutti mafiosi!” “No” gli dico io “le assicuro di no,
si tratta del luogo comune per antonomasia. I mafiosi sono un’esigua minoranza,
le assicuro che la maggior parte dei palermitani sono tutti brave persone”
Lui insisteva: “Glielo dico io, a Palermo siete tutti mafiosi!!” Non ne potevo più:
“Guardi, se ha intenzione di chiudere così la nostra discussione, faccia pure;
ma le assicuro che lei è vittima di una visione parziale della realtà, e se vuole… ”
E lui: “No, glielo dico io, a Palermo siete tutti mafiosi!”
Continuava!! MINCHIA! L’HO DOVUTO FARE AMMAZZARE!!
Giulietta affacciata al balcone:
Oh Romeo Romeo, perché sei tu Romeo?

Questo è un video di una barzelletta raccontata dal mitico Massimo Spata noto come comico e barzellettiere della provincia di Ragusa

E lui: “Picchi` buttana… A cu`ie’ ca aspittavutu? ah??

SCENICA 2010 – 2° festival delle arti in scena
Vittoria (Rg) dal 6 al 9 maggio

4 giorni di spettacoli, concerti, istallazioni e laboratori

Si chiama Botteghe Aperte la manifestazione che si svolgerà a Vittoria il 25 Aprile e che si snoderà per tutto il centro storico, in particolare lungo l’asse di via Cavour, piazza San Giovanni e piazza Enriquez, con spettacoli, convegni e laboratori all’aperto.

L’evento si ripromette di sostenere l’artigianato tradizionale, le arti e i mestieri antichi che rischiano di scomparire ma anche le nuove forme artistiche che usano materiali innovativi e da riciclo.

Il mercatino e le manifestazioni collaterali si svolgeranno per tutta la giornata di Domenica. Da segnalare in particolare l’estemporanea di pittura e il jazz festival.

L’organizzazione è a cura dell’associazione culturale QArt che nasce a Vittoria per sostenere la cultura letteraria e artistica, con particolare riferimento ai temi della tutela del territorio e dell’ambiente, delle tradizioni e della cultura popolare.

botteghe aperte.jpg

Giovanni Bellina è uno studioso ragusano un po’ particolare: si dedica infatti alla riscoperta e al restauro degli antichi strumenti di misurazione del tempo presenti nel nostro territorio, soprattutto nelle chiese principali e nelle antiche case padronali.

Esiste un ricco patrimonio di meridiane, orologi e calendari solari nel territorio della sicilia sudorientale e gli studi di Giovanni Bellina ce lo fanno scoprire disvelando, nel contempo, anche il rapporto che le società preindustriali e contadine avevano con il fluire delle stagioni.

La giornata e l’anno erano scanditi dai movimenti solari e questi determinavano le attività lavorative ma anche quelle spirituali, legate alle preghiere e ai riti, che a loro volta ordinavano le attività in un ciclo perfetto che si rinnovava ogni anno.

Vi raccomandiamo la lettura del volume Il Tour del Tempo, edito a cura del Circolo Didattico P. Vetri di Ragusa, un itinerario alla scoperta della concezione del tempo attraverso gli strumenti rintracciabili nella zona degli Iblei.Orologio solare.jpg

Anche quest’inverno è stata un’altra strage di palme.

Scendendo a Marina di Ragusa si può osservare quanto l’emergenza dovuta all’infestazione del Punteruolo Rosso sia ancora ben lontana dalla risoluzione.

Non è che il problema sia solo qui a Ragusa: ormai l’infestazione è diffusa in tutta Italia e sembra che in città come Roma sia ormai inevitabile l’estinzione totale delle palme entro il 2015.

Qui da noi una tale eventualità sarebbe drammatica e modificherebbe irrimediabilmente il nostro stesso panorama.

Importata durante la dominazione araba la Palma, soprattutto la canariensis e la dactylifera, è diventata parte integrante del patrimonio arboreo siciliano, dove ha trovato l’ambiente ideale per prosperare e riprodursi, tanto da costituire nel tempo anche un significativo settore economico: la metà della produzione nazionale di palme è proveniente da vivai siciliani.

Numerosi esemplari secolari adornano le piazze e i giardini di ogni città dell’Isola e francamente non riesco a immaginare una Palermo o una Messina senza più le fastose chiome di questi magnifici alberi.Io parlo x esperienze personali perche avevamo una splendida Palma secolare nel giardino di marina di ragusa quando è stata infetta da questo punteruolo rosso e siamo stati costretti ad abbaterla potrà smbrare banale ma la cosa mi è al quanto dispiaciuta.

Palma infestata .jpg

Una palma infestata da larve di Punteruolo rosso

Una bella iniziativa (mi rivolgo soprattutto ai lettori lontani) sul sito del comune di Ragusa è il virtual tour dei monumenti dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco e del castello di Donnafugata.

L’Italia è il paese con il maggior numero di siti che, con tale riconoscimento, entrano a godere di particolare tutela.

Non so se, tutto sommato, sia da farsene un vanto: in fondo è come se dall’estero ci rimproverassero di non essere adeguati custodi di beni che travalicano la loro collocazione geografica per essere considerati, appunto, patrimonio universale.

Comunque, a parte queste considerazioni, qui vi do il link per godere delle ottime fotografie a 360° dei siti in questione, capolavori del barocco siciliano.unesco.jpg

Le ferrovie siciliane, si sa, non passano un periodo felice. Oramai soppiantate dal trasporto su gomma sono rimaste quasi un retaggio da archeologia industriale.

Eppure vi fu un periodo tra l’800 e il secolo scorso in cui esse incarnavano lo spirito di modernità di quei tempi.

E’ il caso della linea Siracusa-Ragusa-Vizzini, progettata negli anni ’80 del 1800, costruita tra il 1911 e il 1923 a scartamento ridotto, dalla Società anonima delle ferrovie secondarie della Sicilia (SAFS). Per questa linea venne costruita una apposita stazione a Ragusa accanto alla stazione principale e adottate molte soluzioni innovative per l’epoca in campo ferroviario.

Su questa tratta comparvero le prime locomotive a motore endotermico costruite in Italia.

Popolarmente nota come “u treninu ‘i Cicciu Piecura” per via delle dimensioni ridotte dei binari e dei convogli questa strada ferrata è stata smantellata negli anni ’50 e viene attualmente utilizzata come sentiero per suggestive escursioni naturalistiche.

Interessanti notizie sulle ferrovie e le stazioni del ragusano le potete trovare su Wikipedia.

Stazione_di_Genisi_vista.jpg

Nella foto la stazione di Genisi.

Preferiscono di solito la campagna modicana ma iniziano a vedersi anche nel ragusano e a Scicli.

Attratti dalla luce del nostro paesaggio, dal mare e dalle suggestioni della Sicilia antica che riaffiorano qui e là a ricordare i fasti di questo triangolo di terra al centro del mondo allora conosciuto con un lato rivolto all’Europa, uno all’Africa e l’altro alla Grecia.

Sono gli abitanti del Ragusashire, venuti come turisti o per qualche incarico lavorativo temporaneo, che innamorati dei luoghi si sono poi insediati stabilmente nella nostra provincia. Anglofoni ma non solo, ripercorrono le tappe che resero, alcuni anni fa, la Toscana del Chianti una specie di contea inglese.

Il fenomeno ha assunto dimensioni interessanti e gli acquisti di vecchi casali da ristrutturare hanno fatto la fortuna delle agenzie immobiliari che hanno fiutato l’affare.

Ma non è solo il paesaggio o la storia che attirano questo popolo nomade, in genere di alto livello sociale, con buone capacità economiche e attività di tipo intellettuale. Molti sono attratti dallo stile di vita “slow” dai vini e dal cibo genuino, dalla cioccolata di Modica e la raffinata pasticceria.

A tutti loro va il nostro caloroso benvenuto e la gratitudine per l’arricchimento culturale che recano.

ragusashire.jpg

L’opera forse più attesa per tutto il comprensorio ibleo vede forse una schiarita nel suo travagliato iter.

Nei giorni scorsi il quotidiano online Il Corriere di Ragusa, in occasione del completamento dei lavori da parte dell’impresa appaltatrice, ha pubblicato il primo reportage fotografico dell’interno della aerostazione.

Per coloro ai quali fosse sfuggito il servizio diamo il link alle primissime foto in esclusiva.

Speriamo che ormai sia solo questione di pochi mesi e che presto si vada alla piena funzionalità di una infrastruttura indispensabile per lo sviluppo in modo tale da riuscirci a collegare in maniera più semplice cn tutto il mondo.

Aeroporto_foto11.jpg

La pista del nuovo aeroporto di Comiso

Esattamente otto anni fa, il 10 gennaio 2002, moriva a New York John Buscema geniale e prolifico disegnatore di tanti personaggi della Marvel: uno fra tutti la saga di Conan il barbaro, l’indomito guerriero impersonato poi al cinema da Arnold Schwarzenegger.

Forse non tutti sanno che Big John era originario di Pozzallo, dove spesso e volentieri tornava per lunghe vacanze nella terra di origine della sua famiglia.

John Buscema (pseudonimo di Giovanni Natale Buscema) fu l’artefice del successo planetario della Marvel Comics: insieme ad autori come Stan Lee o Jack Kirby ha creato l’epopea dei supereroi che hanno popolato la fantasia di milioni di ragazzini in tutto il mondo.

Era chiamato il Michelangelo dei fumetti per lo stile vigoroso e dinamico che dava ai suoi disegni e per la cura meticolosa di ogni particolare delle sue tavole.

Dedico a Lui questo post per ricordare il maestro di un’arte un po’ sottovalutata ma che tuttavia rappresenta una grande porzione dell’immaginario di tante  generazione.

Lee Buscema.jpg

Nella foto Stan Lee con John Buscema alla Marvel

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